Difficoltà eiezione latte
In caso di generica difficoltà di eiezione del latte, (fase della montata lattea, ingorgo mammario o dotto bloccato) le cose che si possono fare per favorire la risoluzione del problema sono queste:
1 far precedere l’attacco al seno da esecuzione di spugnature o fare la doccia con acqua tiepida
(I passi 2 e 3 si possono invertire in relazione all'entità del problema, può essere necessario a volte drenare parzialmente il seno prima dell'attacco).
2 o 3 attaccare il neonato al seno eseguendo dei massaggi delicati verso il capezzolo durante la suzione
Se dopo aver attaccato il neonato, il seno dovesse rimanere ancora turgido, lo si può drenare un po’ con la spremitura manuale:
2 o 3 eseguire la spremitura manuale del seno
Mettere una mano sotto il seno sorreggendolo, l'altra sopra preme col palmo e le dita verso il capezzolo.
Se necessario ruotare parallelamente le mani eseguendo sempre lo stesso movimento per drenare lateralmente tutti i segmenti
Ripetere più volte tali movimenti
Per drenare la zona vicina all'areola:
Porre indice e pollice ai lati dell’areola e premere verso la parete toracica.
Premere da dietro il capezzolo e l’areola tra indice e pollice.
Premere ai lati per drenare tutti i segmenti.
Se il seno dovesse rimanere ancora teso e congestionato, dopo gli impacchi di acqua calda, la suzione e la spremitura manuale…
4 usare il tiralatte manuale a siringa non drenando completamente il seno ma riducendone solamente la tensione (si può anche conservare il latte drenato),
1 far precedere l’attacco al seno da esecuzione di spugnature o fare la doccia con acqua tiepida
(I passi 2 e 3 si possono invertire in relazione all'entità del problema, può essere necessario a volte drenare parzialmente il seno prima dell'attacco).
2 o 3 attaccare il neonato al seno eseguendo dei massaggi delicati verso il capezzolo durante la suzione
Se dopo aver attaccato il neonato, il seno dovesse rimanere ancora turgido, lo si può drenare un po’ con la spremitura manuale:
2 o 3 eseguire la spremitura manuale del seno
Mettere una mano sotto il seno sorreggendolo, l'altra sopra preme col palmo e le dita verso il capezzolo.
Se necessario ruotare parallelamente le mani eseguendo sempre lo stesso movimento per drenare lateralmente tutti i segmenti
Ripetere più volte tali movimenti
Per drenare la zona vicina all'areola:
Porre indice e pollice ai lati dell’areola e premere verso la parete toracica.
Premere da dietro il capezzolo e l’areola tra indice e pollice.
Premere ai lati per drenare tutti i segmenti.
Se il seno dovesse rimanere ancora teso e congestionato, dopo gli impacchi di acqua calda, la suzione e la spremitura manuale…
4 usare il tiralatte manuale a siringa non drenando completamente il seno ma riducendone solamente la tensione (si può anche conservare il latte drenato),
oppure se sprovvisti di tiralatte o se il seno fa molto male, provare con il
metodo della bottiglia:
procurarsi una bottiglia con il collo ampio della capacità di 700 ml. o un litro
far bollire dell’acqua e riempire quasi tutta la bottiglia
( ad eccezione del collo )
( ad eccezione del collo )
avvolgere la bottiglia con un panno e svuotarla, poi raffreddare il collo della bottiglia con acqua fredda per non scottare il seno
Attenzione
(toccare con il dito il collo della bottiglia per valutare la temperatura, prima dell’uso)
- appoggiare il collo della bottiglia sull’areola esercitando la pressione necessaria per non permettere il passaggio dell’aria,
- dopo qualche minuto si crea una pressione negativa,
- il capezzolo e l’areola protrudono all’interno della bottiglia,
- avviene la fuoriuscita del latte.
L’allattamento al seno esclusivo e a richiesta del neonato, regolano la produzione di latte in relazione alla suzione del neonato, pertanto sono la prevenzione primaria verso l’ingorgo.
Consigli ulteriori:
- valutare il corretto attacco al seno
- sospendere l’uso di succhiotti
- sospendere l’assunzione da parte del neonato di altri liquidi ( se non espressamente indicati dal pediatra )
Da: R. Cosentino, S. Conti Nibali Come usare il tiralatte Quaderni acp 2001; 8 (2)
Come usare il tiralatte
È importante che una mamma che allatta sappia come spremere e conservare il latte, per
mantenerne la produzione e evitare in tal modo le integrazioni con latte artificiale.
Quando può essere utile spremere e conservare il latte?
- quando una mamma che allatta si trova nell’impossibilità di potere attaccare il bambino al
seno (obbligata separazione dal neonato dopo il parto per motivi medici)
- quando il bambino non succhia ancora a sufficienza (es. basso peso)
- quando la mamma ritorna a lavorare o deve assentarsi da casa
- per ridurre la tensione e il dolore al seno in caso di ingorgo mammario.
Come spremere il latte materno con le mani
Alcuni atti iniziali servono ad attivare il riflesso dell’ossitocina, l’ormone che agisce prima e
durante la poppata e che permette la fuoriuscita del latte:
- tenere il seno caldo, con impacchi o una doccia
- sedersi comodamente
- massaggiare con le dita e allungare delicatamente i capezzoli
- massaggiare leggermente il seno con un movimento rotatorio in direzione del capezzolo,
tenendo la mano chiusa
A questo punto, dopo un accurato lavaggio delle mani, la mamma deve:
- sedersi comodamente e tenere un contenitore di plastica vicino al seno
- porre il pollice sopra l’areola e l’indice con l’anulare al di sotto (formando con le dita una
lettera "C")
- premere il pollice e l’indice leggermente all’indentro verso la parete toracica, per 1-2 cm
- spremere fermamente tra l’indice e il pollice la parte del seno che sta sotto l’areola
- premere e rilasciare molte volte, senza provocare dolore (se il riflesso dell’ossitocina è
attivo, il latte fluisce sin dall’inizio; altre volte occorre attendere qualche minuto prima che
fuoriesca)
- ripetere più volte la spremitura, rotando di volta in volta la mano in modo da spremere il
latte da tutto il seno;
- spremere il seno per almeno 3-5 minuti, fino a quando il flusso rallenta e il latte incomincia
a gocciolare. Procedere poi allo stesso modo con l’altro seno. Ripetere l’operazione due o tre
volte per lato.
Una adeguata spremitura del latte richiede, specialmente nei primi giorni, 20-30 minuti. La mamma
può usare entrambe le mani per ogni seno, o cambiare mano quando si sente stanca.
Il tiralatte
quando e quale?
- quando una mamma ha difficoltà a spremere il latte con le mani, o quando deve spremere il
latte per un lungo periodo.
È importante avere a disposizione un tiralatte efficace, veloce e indolore.
Sarebbe preferibile un tiralatte professionale elettrico; in questo caso si può affittare il compressore
elettrico in farmacia e comprare solo il kit doppio personale, utilizzabile anche come un comune
tiralatte manuale.
Il tiralatte a pompetta di gomma non è molto efficiente e in più si contamina facilmente.
Il tiralatte a siringa è più efficace del tiralatte a pompetta per alleviare l’ingorgo.
Come utilizzare il tiralatte?
I passi da seguire sono i seguenti:
- lavare le mani con acqua e sapone
- tenere il seno caldo, facendo impacchi o una doccia
- sedersi comodamente
- incominciare a tirare con un’intensità minima, via via crescente.
Ci vuole del tempo perché il flusso del latte sia sufficiente e anche la quantità del latte può variare.
Se il latte non defluisce subito, ci vuole comunque pazienza, e la mamma deve mantenersi rilassata:
aumentare la pressione del tiralatte potrebbe provocare dolore.
Pompaggi frequenti e che svuotano completamente il seno aumentano la produzione del latte.
Perché essa sia mantenuta adeguata, in assenza di suzione del neonato, bisogna tirare il latte da sei
ad otto volte al giorno, in quantità pari ad almeno 700 cc. di latte al giorno.
Il miglior momento per tirare il latte è la mattina, appena la mamma si sveglia, oppure quando il
neonato non ha svuotato il seno completamente, o dopo 1-2 ore dalla suzione.
Come conservare il latte
- riempire il contenitore (di plastica dura o di vetro) per tre quarti
- aggiungere nello stesso contenitore il latte tirato nella stessa giornata
- il latte può essere conservato a temperatura ambiente per 8-10 ore (d’estate è preferibile non
superare le 4 ore), oppure in frigorifero per 48 ore, o in congelatore per 3 mesi
- il latte scongelato può stare nel frigorifero 48 ore
- il latte si scongela o si riscalda in acqua calda, a bagnomaria. Non si scongela nel forno a
microonde per evitare la diminuzione di alcuni componenti essenziali del latte (quali il
lisozima e le immunoglobuline) e per evitare di far raggiungere temperature troppo elevate
che potrebbero ustionare il lattante.
Pulizia e sterilizzazione del tiralatte
- Rimuovere la valvola della coppa per il seno, togliere la membrana e risciacquarla con cura
insieme alla coppa, anche capovolta.
- Al primo utilizzo e in seguito una volta al giorno, tutte le parti che vengono a contatto con il
seno e con il latte devono essere smontate, lavate, risciacquate e poste in una pentola
sufficientemente grande, riempita con acqua fredda finché tutti i pezzi siano ben coperti. I
tubi, non venendo a contatto con il latte, devono essere bolliti solo quando presentano tracce
di latte.
- Portare a bollore l’acqua per tre minuti
- Scolata l’acqua, i pezzi bollenti vanno raffreddati e fatti asciugare su un panno pulito.
In alternativa alla bollitura, i pezzi smontati possono essere lavati in lavastoviglie con il programma
standard completo.
Dopo ogni uso, le parti che vengono in contatto con il latte materno devono essere lavate in acqua
tiepida contenente un detersivo delicato, risciacquate in acqua fredda e lasciate asciugare all’aria
sopra un panno pulito. Le tubazioni devono essere appese per asciugare all’aria.