Produzione di latte - allattare

Ostetrico Accursio Marchese
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Produzione di latte

In gravidanza, gli ormoni preparano la ghiandola mammaria a produrre il latte, aumentando il tessuto ghiandolare ed il volume dei seni.
La ghiandola ipofisi produce vari ormoni fra i quali la prolattina responsabile della produzione del latte.
Ad ogni attacco al seno, la stimolazione delle terminazioni nervose del capezzolo, manda un messaggio all’ipofisi per la produzione di prolattina, questa giunge per via ematica al seno attivando la produzione di latte, pertanto più si attacca il neonato, più latte viene prodotto.

La montata lattea arriva dopo circa 3 giorni dal parto, favorita da adeguata stimolazione del seno

Per la continuità della produzione di latte vi sono 2 fattori principali essenziali:
la stimolazione del seno con suzione e/o tiralatte
il drenaggio del seno

La produzione di latte è direttamente proporzionale alla stimolazione del seno con la suzione ( o con il tiralatte ). Con l’allattamento al seno esclusivo e a richiesta, i seni produrranno la quantità di latte sufficiente per il bisogno del neonato.

Più stimolazione (suzione e/o tiralatte) = più produzione di latte
Meno stimolazione = meno produzione di latte

Per la continuità della produzione di latte, è necessario drenare il seno, se ciò non avviene, il seno tenderà a produrre meno latte. Il latte residuo preme sulle cellule ghiandolari limitandone la secrezione.

Esiste un fattore chiamato FIL (feedback inhibiting factor ) che si accumula nel latte all’interno della ghiandola mammaria che blocca la produzione di altro latte, ciò spiega le possibili differenze di produzione di latte fra i 2 seni.

Il seno più drenato, produce più latte perché il FIL viene rimosso
Il seno meno drenato, produce meno latte perché il FIL non viene rimosso

Ritornando ai 2 fattori principali essenziali: la stimolazione del seno con suzione e/o tiralatte e il drenaggio del seno; occorre dire che essi sono indipendenti, ad esempio, se un neonato non si attacca più ad un seno, questo smetterà di produrre latte anche se si attacca all’altro seno stimolando la produzione di prolattina.


Eiezione naturale del latte

La ghiandola mammaria è circondata da cellule muscolari che si contraggono e aumentano la pressione del latte che viene “premuto” verso l’esterno lungo i dotti e seni galattofori fino a giungere al capezzolo. L’ossitocina, ormone secreto dall’ipofisi è responsabile della contrazione delle cellule muscolari, la sua produzione è stimolata dalla suzione del neonato e agisce nel corso della poppata per consentire l’eiezione del latte. Tale processo, costituisce il riflesso di eiezione del latte, che assieme alla suzione serve per l’assunzione della giusta quantità di latte.
Fattori emotivi e stati d’animo, possono influenzare il riflesso di eiezione, favorendolo o ostacolandolo.
Il pianto del neonato può favorire il riflesso di eiezione, avvertendo una pressione all’interno del seno con possibile fuoriuscita di latte anche prima dell’attacco.
Le condizioni in cui la mamma è preoccupata per qualsiasi motivo, o in cui l’allattamento è difficoltoso o doloroso,  oppure quando si  ha scarsa fiducia nelle proprie capacità di allattare; possono ostacolare il riflesso di eiezione.

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